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Tails: Cos’è, Perché, Come e Quando Usarlo

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Tails: Cos’è, Perché, Come e Quando Usarlo

Se hai a cuore la privacy e la sicurezza online, probabilmente hai sentito parlare di Tails. Ma cos’è esattamente? E perché dovresti usarlo? In questo articolo, scopriremo tutto quello che c’è da sapere su questo sistema operativo super sicuro, spiegato in modo semplice e diretto.

Cos’è Tails?

Tails (acronimo di The Amnesic Incognito Live System) è un sistema operativo portatile progettato per garantire anonimato e privacy. A differenza di Windows o macOS, Tails non viene installato sul computer ma funziona da una chiavetta USB o un DVD. La cosa più interessante? Non lascia tracce sul dispositivo che usi, a meno che tu non lo decida esplicitamente.

Tails è basato su Linux ed è ricco di strumenti pensati per proteggere la tua identità online, come il browser Tor (che nasconde il tuo indirizzo IP) e strumenti per la crittografia delle comunicazioni.

Perché Usare Tails?

Ecco alcuni motivi per cui potresti voler usare Tails:

1. Privacy estrema: Se vuoi navigare senza essere tracciato da pubblicità, governi o malintenzionati, Tails è una delle soluzioni più efficaci.
2. Sicurezza: Tutte le connessioni passano attraverso la rete Tor, rendendo difficile per chiunque spiare la tua attività.
3. Niente tracce: Una volta spento il computer, Tails “dimentica” tutto (a meno che tu non salvi dati su un’apposita memoria persistente).
4. Perfetto per giornalisti e attivisti: Chi lavora con informazioni sensibili può usare Tails per proteggere fonti e documenti riservati.
5. Protezione da malware: Essendo un sistema live, è immune a virus presenti sul tuo computer principale.

Come Usare Tails?

Usare Tails è più semplice di quanto sembri. Ecco i passaggi fondamentali:

1. Scarica Tails

Vai sul sito ufficiale https://tails.net e scarica l’immagine ISO. Attenzione: assicurati di essere sul sito giusto per evitare versioni modificate!

2. Crea una chiavetta USB avviabile

Ti servirà un software come BalenaEtcher o Rufus per “scrivere” Tails sulla tua USB. Segui le istruzioni sul sito ufficiale: è un processo guidato.

3. Avvia Tails

Inserisci la chiavetta nel PC e riavvia. Dovrai accedere al BIOS/UEFI (di solito premendo F2, F12 o Canc all’accensione) e selezionare l’avvio da USB.

4. Configura le impostazioni

Al primo avvio, Tails ti chiederà se vuoi impostare una memoria persistente (utile per salvare file e impostazioni tra una sessione e l’altra). Puoi anche connetterti a una rete Wi-Fi prima di iniziare.

5. Inizia a navigare in sicurezza

Una volta dentro, troverai già preinstallati:

  • Tor Browser per navigare anonimamente
  • Thunderbird per email crittografate (con supporto PGP)
  • LibreOffice per lavorare su documenti
  • KeePassXC per gestire password in modo sicuro
  • Accesso a informazioni riservate (es. documenti sensibili)
  • Comunicazioni anonime (es. contatti con fonti protette)
  • Uso di computer pubblici (evitando keylogger e spyware)
  • Viaggi in paesi con censura (per bypassare restrizioni)

Conclusioni

Tails è uno strumento potentissimo per chi non vuole lasciare tracce digitali. Sebbene richieda un po’ di pratica per essere usato al meglio, la sua protezione è tra le migliori disponibili gratuitamente.

Ovviamente, nessun sistema è invulnerabile, ma Tails è un’ottima scelta per chi cerca anonimato e sicurezza senza complicazioni eccessive.

Provalo e naviga con la tranquillità di essere al sicuro! 🚀

per dubbi o suggerimenti...ci scriviamo nei commenti!!!

3 thoughts on “Tails: Cos’è, Perché, Come e Quando Usarlo

  • Pingback: Primo approccio al Dark Web: guida per curiosi digitali - BlogRaffo.net

  • Salve, ho letto l’ articolo su Tails, alla fine dell’ uso non restano tracce sul PC, ma non mi è chiaro se l’utente è rintracciabile ad esempio durante uno streaming

    Risposta
    • adminAutore articolo

      Le tracce quasi certamente non ci saranno ( a meno di utilizzo di una parte della memoria da sfruttare nell’applicazione ) ma in generale lo streaming in TOR ed assimilabili funziona male.La rete TOR nasce per “confondere” richieste e risposte facendole rimbalzare su decine di nodi prima di farle arrivare a destinazione. Questa tecnica, a meno di particolari momenti di traffico vicino alla zero, ovviamente non si sposa con la necessità dello streaming di un flusso dati sicuro ed omogeneo.

      Risposta

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